Abstract
La responsabilità sociale è un importante valore deontologico dei bibliotecari, indispensabile per connettere ciascuna biblioteca da una parte col proprio pubblico di riferimento e dall’altra con l’ente a cui afferisce, creando una positiva dialettica fra i valori deontologici più specificamente professionali (primo fra tutti quello dell’accesso all’informazione), comuni a tutti i bibliotecari, e quelli condivisi dagli utenti e gli altri stakeholder di una specifica biblioteca o tipologia di biblioteca. Quando però la responsabilità sociale, invece di fungere da bilanciamento per i valori più professionali (evitando che la biblioteca diventi un’isola astratta, sconnessa dal proprio ambito sociale), assume un peso eccessivo e sovrasta gli altri valori deontologici bibliotecari, allora possono verificarsi una serie di situazioni critiche, che vengono illustrate con particolare riferimento alle teorie della "library 2.0" e al dibattito sulla neutralità professionale dei bibliotecari svoltosi negli USA negli anni '60 e '70.
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