International Open Access Journal of Prevention and Research in Medicine
Director Prof. Francesco Tomei

Introduzione 
La malocclusione non è rappresentata solo da uno scorretto ingranaggio dentale formatosi nel combaciamento dell'arcata superiore con quella inferiore, così come espresso dalla sua denominazione. Talora può sussistere una malocclusione anche in presenza di un ingranaggio dentale  "apparentemente"  armonico. La malocclusione ha rilevanza nella dinamica funzionale esercitata dalle arcate dentarie, che  coinvolge diverse sedi cliniche. La malocclusione si manifesta, infatti, nello scheletro craniofacciale, nel sistema neuromuscolare orofacciale, nei tessuti "molli" stomatognatici e nelle arcate dentarie:  in verità il più delle volte la diagnosi di malocclusione viene posta solo per questo ultimo aspetto, e ciò può portare a dei fraintendimenti.
Obiettivi
Identificare la prevalenza ed il tipo di malocclusione nei bambini italiani, la fascia di età di prevalenza, e correlare la presenza di malocclusione con la forma di allattamento al seno e le abitudini orali. Negli ultimi anni, molti autori si sono concentrati ad analizzare le cause della malocclusione (condizioni in cui gli elementi dentari hanno un orientamento spaziale diverso rispetto al normale): le più recenti scoperte scientifiche hanno confermato l'esistenza di un progetto di crescita geneticamente organizzato che risponde alla modulazione ambientale. Lo sviluppo delle arcate dentarie è basato su fattori genetici, ma è decisamente influenzato dalle funzioni  del sistema stomatognatico, come la deglutizione, la masticazione, l’articolazione della parola e la respirazione.
Materiali e Metodi
Questo articolo è una revisione della letteratura di circa 36 articoli selezionati da pubmed riguardanti le problematiche correlate all’instaurarsi di malocclusioni ed i fattori eziopatogenetici.
Risultati 
È stato osservata una prevalenza di malocclusioni (più del 50% ) e si è trovata una correlazione positiva tra la mancanza di allattamento al seno e le abitudini orali. È stato osservato che i bambini allattati al seno per periodi superiori o uguali a sei mesi presentano una minore incidenza di malocclusione. Si può osservare che la suzione del ciuccio era altamente correlata all'instaurarsi di malocclusioni. La necessità di intervento varia a seconda dell’età del bambino e dello sviluppo dell’apparato stomatognatico. La dentatura del bambino è in continua evoluzione; per questo motivo la valutazione deve essere ripetuta ad intervalli periodici.
Conclusioni
Il ciuccio rappresenta la variabile  più significativa che contribuisce all’instaurarsi di una malocclusione. Il riconoscimento precoce delle malocclusioni in via di sviluppo e la possibilità di semplici procedure di trattamento ortodontico può minimizzare o eliminare futuri trattamenti costosi. Vari studi sono stati progettati per valutare il potenziale di questo approccio in bambini che vivono in un ambiente con limitato reddito.  La significativa presenza di malocclusione nel suo complesso, mostra l’allarmante mancanza di misure Preventive (tra cui l'allattamento naturale al seno ) e la necessità di intercettare queste malocclusioni. Inoltre, si osserva che le malocclusioni erano meno comuni nei bambini che avevano un all'allattamento al seno per più di 6 mesi.
 
Parole chiave: malocclusione, allattamento, abitudini orali.